L’India di Sauro e Danila
L’India era una delle mete che volevo raggiungere da molto tempo ed alla fine l’ho fatto, soprattutto coinvolgendo mia moglie, che alla fine di ogni viaggio vuol andare dall’avvocato per iniziare le pratiche per il divorzio…Ormai da trentun anni. Moglie che appena ritornata a casa, dopo 32 ore di viaggio da Varanasi a Macerata, racconta a nostra figlia tutto quanto ha vissuto con meraviglia e partecipazione: segno inequivocabile che è stato un viaggio coinvolgente.
Non faccio il diario del viaggio, me lo tengo per me, ma racconto quello che più mi ha colpito.
Emblematico della realtà sociale di questa grande democrazia(1.300.000.000 di abitanti) è quanto abbiamo visto l’ultima sera : sabato sera al Jaipee Vasant Continental Hotel di Delhi, arrivano tante giovani coppie con auto di lusso, in smoking gli uomini e con abiti da sera, pellicce e gioielli le donne per partecipare ad una serata in questo albergo; noi partiamo per andare in aeroporto ed ad un incrocio, nel delirio del traffico di questa città, una bambina di 8-9 anni, homeless, fa delle acrobazie (letteralmente capriole,contorcimenti,ruota) in mezzo ai veicoli per attirare la nostra attenzione e chiedere elemosina. L’India nel 2020 ha in programma di andare sulla Luna, ma ha anche persone che vivono abitualmente in accampamenti sotto i cavalcavia e abitanti di villaggi rurali che confezionano “pizze” di sterco di ruminanti, per farle essiccare e per poi usarle come combustibile durante la stagione dei monsoni.
MIRABILIA:
La mensa comune del Gurudwara Bangla Sahib (tempio Sikh di Delhi) che serve pasti a circa 10.000 persone ogni giorno, senza alcun “casino”. Il cibo è gratuito per tutti, senza distinzioni di religione, razza e classe sociale. Questo incredibile atto di umanità è uno spettacolo per gli occhi.
La cerimonia della Ganga Aarti ( della luce) al Ghat Dashashwamedeh di Varanasi. Si tratta di un rituale Hindu dedicato alla Dea Madre Ganga. Alcuni officianti eseguono un’elaborata puja (rituale di offerta) che ha come componente essenziale il fuoco, in un’atmosfera molto mistica e coinvolgente. Il Ganga Aarti viene eseguito su un palco da un gruppo di giovani pandit vestiti con abiti color zafferano. Si inizia con il soffio in una conchiglia, si prosegue con lo sventolio di bastoncini di incenso in elaborati volteggi e poi si passa a delle grandi lampade di fuoco che creano giochi di luce e forme nel cielo scuro. Il tutto è accompagnato da canti, inni e campanelli, davanti ad una folla di fedeli e tanti turisti.
Il Taj Mahal definito da Tagore come “una lacrima di marmo sospesa sulla guancia del tempo”. Una delle sette meraviglie moderne del mondo.
Il lago sacro al Dio Brama nella città di Puskar
L’ultimo dell’anno nella sala ristorante, adibita a discoteca, dell’albergo Radisson di Agra , dove abbiamo coinvolto in un estemporaneo trenino tutti i presenti : dal flemmatico turista obeso, a noi “casciaroni” turisti italiani, agli scatenati ragazzi e ragazze indiane ed ai loro genitori che li accompagnavano,con brindisi multietnico e multiculturale beneaugurante per l’anno nuovo.
I monaci buddisti “scatarranti” incontrati sull’aereo da Varanasi a DelhiLe fogne a cielo aperto di Nawalgarh e Mandawa mentre mangiamo la Samosa ( involtino di pasta fritta ripieno di verdure piccanti) ed il Jalebi ( filamenti dolci fritti di una pastella a forma di vortice) comprati dalle bancarelle in queste strade, che separano e congiungono le Haweli.
Il Chand Baori ad Abaneri, uno dei pozzi a gradini più spettacolari del Rajasthan
Il Qutub Minar: minareto indo/afgano alto 72,5 metri a Delhi.
Il traffico delirante, con i clacson potentissimi che non si azzittiscono mai, a Delhi e a Varanasi.
BELLISSIMO VIAGGIO ANCHE QUESTO, anche se faticoso, ma lo sapevamo tutti.